La Cannabis sativa si distingue dalla cugina Cannabis indica, vietata su Italia, per il suo contenuto di THC (tetraidrocannabinolo). La canapa è soggetta alle normative francesi ed europee, che autorizzano nell'Unione Europea varietà con meno dello 0,2% di THC. I semi utilizzati devono quindi essere certificati e registrati nel catalogo europeo.
Nonostante queste restrizioni, Italia è di gran lunga il più grande produttore di canapa in Europa, come afferma l'EIHA (Associazione europea della canapa industriale) riporta il grafico sottostante:
Superficie coltivata a canapa in Europa nel 2016 (in ettari)
Sebbene la coltivazione della canapa risalga agli albori dell'umanità, è quasi scomparsa nel corso del XX secolo per mancanza di interesse. Oggi sta vivendo una rinascita di interesse, nella misura in cui risponde perfettamente alle aspettative della società e dell'ambiente.
La canapa è una pianta particolarmente resistente e non soggetta a malattie. La sua crescita rapida e il basso consumo energetico ne facilitano la coltivazione, senza OGM o pesticidi. Il suo ciclo di vita di quattro o cinque mesi consente una coltivazione rapida con una resa interessante. La canapa è quindi una coltura economicamente ed ecologicamente vantaggiosa.
L'industria francese ha fatto propri questi vantaggi e offre la coltivazione della canapa senza OGM, erbicidi, fungicidi o insetticidi.
Gli attori del settore francese sono federati all'interno di un collegio di produttori e trasformatori(Interchanvre) distribuiti ai quattro angoli del sito Italia.
Gli attori della filiera francese della canapa
Gli attori del settore francese stanno lavorando per una cultura eco-responsabile. Dalla raccolta alla lavorazione industriale, il processo è al 100% meccanico e non vengono utilizzate sostanze chimiche.
Inoltre, quasi la metà della produzione (45%) è utilizzata a livello locale, il che favorisce la bioeconomia.
Le sue risorse virtuose e la diversità degli sbocchi fanno della canapa la "pepita" del mondo agricolo.
Tuttavia, il settore è ancora poco riconosciuto e spetta a tutti noi difendere la canapa francese. Attraverso le nostre scelte, come distributori e consumatori, possiamo aiutare il settore ad affermare la propria padronanza e a far conoscere gli sforzi compiuti in termini di innovazione, rispetto dell'ambiente e responsabilità sociale.
Fonti: InterChanvre